"La realtà è il campo" (Einstein)
Alimentazione curativa

Alimentazione curativa

L’alimentazione curativa si basa sulla consapevolezza di conoscere gli alimenti che davvero ci giovano da quelli che non ci giovano a livello individuale ed in un determinato periodo o fase della vita.

Non ci sono né regole valide per tutti, né regole valide per sempre. Bisogna:

  1. conoscere le proprietà e caratteristiche dei singoli cibi,
  2. conoscere la situazione dell’organismo in un certo momento,
  3. e testare.

Bisognerebbe sempre testare.

La Biorisonanza consente di effettuare test completi dello stato di salute della persona e di testare i singoli alimenti sulla persona. Nel caso specifico, esistono decine di fialette kinesiologiche (Test con 280 fialette) rappresentative di ogni alimento, bevanda, allergene, conservante, etc, che possono essere inserite nell’apparecchio di Biorisonanza (vd apparecchi Rayonex®) e testate sulla persona. Altri apparecchi, invece, hanno al loro interno lo spettro di frequenze dei principali alimenti e sostanze (vd Qxci-SCIO®).

Se l’organismo, o una parte di esso, non risponde positivamente, cioè non c’è bio-risonanza positiva, significa che l’alimento non giova all’organismo.

Il problema delle intolleranze (non solo delle allergie) è molto più grande di quanto non si pensi. Talvolta si confondono le allergie con le intolleranze alimentari:

  • L’allergia è una reazione esagerata del sistema immunitario in risposta ad un “allergene”, il quale è percepito come elemento estraneo dall’organismo; il sistema, dunque, provoca una risposta immunitaria del tutto sproporzionata, che può sfociare anche in conseguenze molto dannose per la persona (vd shock anafilattico).
  • L’intolleranza, invece, indica l’incapacità di sopportare ulteriormente una determinata sostanza, per cui l’organismo si infiamma ed ha una reazione tossica.

Le intolleranze primarie o secondarie possono ostacolare fortemente i processi interni dell’organismo e manifestarsi in vari modi: come

  • disturbi gastrointestinali,
  • alle vie respiratorie,
  • muco,
  • sfoghi cutanei,
  • sudorazione,
  • sintomi da intossicazione,
  • cefalee,
  • stanchezza,
  • sonnolenza postprandiale,
  • sintomi di astinenza dalla sostanza stessa…

Infatti, talvolta si ha un effetto dipendenza proprio rispetto a una sostanza per la quali si è sviluppata una intolleranza, sia per un meccanismo di feedback a livello neurologico che, successivamente, anche per sensibilizzazione da abuso.

Dall’esperienza emerge che già non somministrando all’organismo qualcosa che esso non desidera, e quindi lo intossica, si ha un notevole beneficio:

  • si attenua lo stato infiammatorio e tossico
  • si liberano risorse dell’organismo che potranno dedicarsi ad altri processi rigenerativi. L’organismo tende naturalmente verso la rigenerazione.

Da Ippocrate a Feuerbach: “Noi siamo ciò che mangiamo”.

In un approccio olistico (olis=intero, tutto), non è possibile prescindere da cosa si mangia per la nostra salute.

Oltre a evitare le sostanze non tollerate, è possibile testare quali sostanze, invece, hanno un effetto curativo sul nostro organisimo.

A maggior ragione nella scelta dell’alimentazione che cura, bisogna conoscere ciò che serve all’organismo e ciò che è in grado di offrire l’alimento. Infine, ancora una volta, testare per confermare la bio-risonanza positiva. Una volta appresa meglio e messa in pratica la propria attuale alimentazione curativa, il corpo e la mente potranno naturalmente volgere verso un migliore stato di armonia e salute.

Laura Mancini Tamburini – Vietata la riproduzione


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